Armodio, pseudonimo di Vilmore Schenardi, è nato a Piacenza nel 1938. Dopo aver frequentato il locale istituto d'arte «Gazzola», incontra il pittore Luciano Spazzali, il cui studio costituisce ambito di fecondi dibattiti e fascinose sperimentazioni. Qui, tra gli altri, conosce Gustavo Foppiani, che diviene una presenza fondamentale nelle vicende artistiche ed umane di Armodio; con lui, che è l'autore del suo affascinante nome d'arte, stabilirà un durevole sodalizio, interrotto soltanto dalla morte di Foppiani sopraggiunta nel 1986.
La prima importante mostra di Armodio si svolge nel 1964 presso la galleria L'Obelisco di Roma. Negli anni Sessanta soggiorna per un breve periodo a Londra, comincia a collaborare con la mecenate americana Lily Shepley e, in seguito, con la Galleria Forni di Bologna. Nel 1972 lo contatta il celebre mercante d'arte Philippe Guimiot, che gli apre le porte della propria galleria di Bruxelles dando inizio ad una collaborazione densa di successi reciproci: da quel momento, infatti, la maggior parte dei dipinti di Armodio entra a far parte di importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti d'America.
Successivamente, esauritosi il rapporto con Guimiot e una breve esperienza con la galleria Gian Ferrari di Milano, Armodio è seguito da Braga di Piacenza. Terminato anche questo legame, nella seconda metà degli anni Novanta decide di lavorare in esclusiva prima con L'Immagine di Arezzo e poi con Marescalchi di Bologna.
Oggi la sua attività è trattata dalle maggiori gallerie a livello internazionale e le sue opere sono presenti in alcune tra le più prestigiose raccolte, private e pubbliche, in Italia e all'estero.
Tra le sue esposizioni più recenti sono da citare quella presso il Chiostro del Bramante, a Roma, nel 2011, a Palazzo Reale, Palermo, nel 2012, e presso la Biblioteca Medicea Laurenziana e Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, nel 2013. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011.